ne

ne
1ne
pron.pers., avv. FO
I. pron.pers.
I 1a. con riferimento a persone già nominate precedentemente, con valore di complemento di argomento, di specificazione e con funzione partitiva: di lui, di lei, di loro: è molto legata al padre, ne parla sempre con affetto, mancavano i genitori, all'assemblea scolastica non ce n'era nessuno, non appena lo vide, ne divenne amico
I 1b. con valore pleonastico: per oggi ne ho ascoltati abbastanza di relatori
I 2a. con riferimento a cose già nominate precedentemente, con valore di complemento di argomento, di specificazione, di causa e con funzione partitiva: di questo, di questa, di questi, di queste, di quello, di quella, di quelli, di quelle: ho commesso una sciocchezza e me ne pento, non ne voglio più, è un problema complesso, preferirei non parlarne
I 2b. con valore pleonastico: ne ho mangiati veramente troppi di pasticcini, non ne avessi già a sufficienza di grattacapi!
I 2c. con valore ellittico: quella ragazza vuol sempre saperne più degli altri, mio figlio ne fa sempre di tutti i colori
I 3a. con riferimento a una frase o a un concetto già espressi precedentemente, con valore neutro: di ciò: che me ne faccio?, te ne prego, è proprio così, perché non ne sei convinto?
I 3b. con valore rafforzativo: non me ne importa proprio niente, non ne vale proprio la pena, non ve n'abbiate a male
I 4a. con riferimento a cose, con senso di provenienza e derivazione o anche di conseguenza logica: da ciò, da questo, da quello: assumiamoci le nostre responsabilità, con tutto ciò che ne consegue, devo dedurne che tu non sia affatto d'accordo
I 4b. con riferimento a persone: da lui, da lei, da parte sua, da loro, da parte loro: gli abbiamo chiesto più volte un aumento, ma non ne abbiamo mai ottenuto nulla, è sempre stato scortese con lei, ma non ne ha mai ottenuto che gentilezze
II. avv.
II 1. CO con valore di complemento di moto da luogo reale e figurato: da questo luogo, da quel luogo, di lì, di là, di qui, di qua: «Sei andato all'università?» «Sì, ne torno proprio adesso», sono in un momento difficile, ma ne uscirò presto, ne derivarono gravi complicazioni, uscirne con onore
II 2. CO unito a un pronome personale atono, con valore pleonastico: se ne andò improvvisamente, se ne andava a passeggio, se ne stava seduto sul divano in silenzio, me ne vado!, vattene via
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DATA: ca. 1224.
ETIMO: lat. ĭnde "di lì".
NOTA GRAMMATICALE: forma atona usata in posizione sia enclitica sia proclitica; sempre posposta a un altro pronome atono che la accompagni; sempre posposta all'inter. ecco e ai verbi di modo imperativo e infinito; unita a forme tronche del verbo raddoppia l'iniziale (es. fanne, dinne); si può elidere davanti a vocale.
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2ne
pron.pers. di prima pers.pl. OB LE
1. forma atona di noi, con valore di complemento oggetto, in posizione sia enclitica sia proclitica: né potrà tanta luce affaticarne (Dante)
2. con valore di complemento di termine, a noi: se da le proprie mani | questo n'avvenne (Petrarca)
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DATA: ca. 1224.
ETIMO: lat. nōs "noi".
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3
prep. CO
1. prima parte delle prep.art. composte con in, nelle quali può anche comparire staccata in usi ant. o lett.
2. davanti a titoli o citazioni che iniziano con art.det.: l'intreccio ne "I Promessi Sposi"
\
DATA: 1834.
ETIMO: tratto da nel, nella.

Dizionario Italiano.

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